Come previsto dalla Legge di Bilancio 2022 è possibile ottenere fino a 1.000€ senza alcuna limitazione ISEE e usufruire del Bonus Idrico. Come funziona e cosa bisogna fare per ottenerlo? Ne parliamo in questo articolo!

Che cos’è il Bonus idrico?

Il bonus idrico è un contributo riservato a coloro che eseguono interventi di sostituzione dei vasi sanitari in ceramica con soluzioni nuove e a scarico ridotto. Il bonus sarà attivo fino al 31 dicembre 2023 e sfrutta le risorse che arrivano dal fondo dedicato al risparmio delle risorse idriche. Si tratta di un’importante iniziativa che, al pari di tante altre mosse negli ultimi anni, ha lo scopo di incrementare la quantità e la qualità dei lavori di ristrutturazione spingendo le persone all’acquisto di soluzioni a risparmio energetico e idrico.

Questo contributo è previsto nell’articolo 1, comma 61, della Legge n.178 del 30 dicembre 2020 (Bilancio 2021) e segue le linee guida del Ministero della Transizione Ecologica.

Chi può usufruirne?

Non esistono limiti ISEE che vincolano l’accesso al bonus. Possono richiederlo tutte le persone fisiche maggiorenni e residenti in Italia. Questi soggetti devono essere i titolari di un diritto reale o di proprietà, oltre ai diritti personali di godimento, registrati prima dell’invio della richiesta e che interessano edifici esistenti.

È possibile richiedere il bonus con una comunicazione al proprietario o al comproprietario, qualora il diritto reale non è esclusivo del singolo soggetto richiedente.

Inoltre, la domanda può essere presentata per un solo immobile, una sola volta e da soltanto uno dei cointestatari o titolari reali o personale di godimento.

Cosa fare per richiederlo?

Il contribuente deve dimostrare di aver effettuato sugli edifici per i quali richiede il bonus:

Sono ammesse spese come:

  • la fornitura e la posa in opera dei vasi con un volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e tutti i sistemi di scarico, le opere idrauliche e murarie e tutto ciò che è connesso allo smontaggio e alla dismissione dei sistemi vecchi;
  • la fornitura e l’installazione di miscelatori e rubinetti, sia per il bagno che per la cucina, inclusi i sistemi di controllo del flusso dell’acqua, le colonne, i soffioni per la doccia, con una portata uguale o inferiore a 9 litri al minuto. Anche in questo caso sono incluse tutte le opere per rimuovere e dismettere i sistemi preesistenti e montare i nuovi apparecchi.

Per inoltrare la richiesta di rimborso, è sufficiente accedere al sito del Ministero della Transizione Ecologica, tramite l’apposito SPID o Carta d’Identità Elettronica e seguire la procedura indicata.

Le richieste verranno gestite fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili. Se hai acquistato un vaso sanitario o una rubinetteria che rispetta le caratteristiche tecniche per accedere al bonus invia la tua richiesta prima che i terminino i fondi!

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