Il tema delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie non è mai stato così controverso come quest’anno. Per il 2020 sono stati confermati gli sconti fiscali per la casa e sono state introdotte importanti novità. Si tratta di un argomento piuttosto combattuto e ancora oggi ci sono diversi aspetti da chiarire, soprattutto per quanto riguarda le dinamiche per accedere alle agevolazioni del Superbonus al 110%.

In questo articolo vogliamo aiutarti a capire cosa prevedono le detrazioni fiscali 2020 e in che modo usufruirne. Continua a leggere!

Il momento giusto per ristrutturare casa

Stai pensando di acquistare casa oppure da diverso tempo desideri iniziare dei lavori di ristrutturazione? Questo è il momento giusto per farlo! Il Decreto Rilancio, diventato legge il 17 luglio 2020, porta una delle novità più importanti in materia edilizia. Infatti, sarà possibile usufruire della cessione del credito anche per il bonus ristrutturazioni oltre che per gli interventi edilizi come la detrazione del 50%, l’ecobonus del 65%, il Sismabonus e il Superbonus, quest’ultimo rivolto agli interventi agevolabili fino al 110%.

Cosa si intende per cessione del credito?

Chiunque decida di intraprendere lavori di ristrutturazione nel 2020, potrà usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura, come espresso nel comma 2 del decreto. Questa possibilità è valida anche per chi non usufruisce del Superbonus.

La lista delle detrazioni si articola in questo modo:

  • Ristrutturazioni: con detrazione del 50% per 10 anni;
  • Bonus facciate: con detrazione del 90% in 10 anni;
  • Efficientamento energetico: con detrazione del 90% in 10 anni;
  • Colonnine di ricarica per auto elettriche: con detrazione del 50% in 10 anni;
  • Installazione di pannelli fotovoltaici: con detrazione del 50% in 10 anni;
  • Colonnine antisismico: con detrazione del 50, 70, 75, 80 o 85% in 5 o 10 anni.

Le informazioni sullo sconto in fattura e la cessione del credito sono contenute nell’art. 121 del Decreto Rilancio. Si tratta di due modalità che permettono al committente di cedere la percentuale prevista per la detrazione all’azienda che si occupa del lavoro, tramite cessione o sconto in fattura. Ad esempio, se decidi di ristrutturare il tuo bagno e rispetti tutti i requisiti richiesti, potresti trovarti a dover pagare solo il 50% dei lavori (invece di pagare il 100% e ricevere il 50% indietro a seguito della dichiarazione del 730). L’azienda che si occupa dei lavori si fa carico del 50% che potrà utilizzare per diminuire l’importo delle tasse oppure, potrà scegliere di cederlo a sua volta a un altro ente, come ad esempio la banca. A tal proposito non ci sono ancora indicazioni certe.

Bonus ristrutturazioni 2020: le spese ammesse

Concentriamoci per un attimo sulle spese ammesse dal bonus ristrutturazioni fino al 31 dicembre 2020. Secondo la guida di riferimento dell’Agenzia delle Entrate, la detrazione del 50% è prevista per:

  • interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, eseguiti su tutte le parti dell’edificio
  • lavori volti a eliminare le barriere architettoniche, come ascensori o montacarichi, e l’installazione di strumenti utili per la mobilità interna ed esterna di gravi handicap
  • interventi per la ricostruzione o il ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi clamorosi
  • apparecchi per la rilevazione di gas
  • interventi per realizzare autorimesse e posti auto
  • interventi per il risparmio energetico
  • interventi per il risparmio energetico
  • opere di bonifica dall’amianto e per impedire gli infortuni domestici
  • adozione di misure antisismiche
  • installazione di corrimano
  • monitoraggio di vetri anti infortunio
  • riparazione di impianti di sicurezza domestica

Chi può usufruirne?

Possono usufruirne tutti i contribuenti che sono soggetti al pagamento di imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia. Inoltre, la detrazione del 50% può essere richiesta dal proprietario ma anche da altri soggetti che sostengono le spese:

  • nudi proprietari
  • locatari o comodatari
  • titolari di un diritto di reale godimento (uso, usufrutto, abitazione o superficie)
  • soggetti che producono redditi in forma associata alle stesse condizioni degli imprenditori individuali
  • imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano trai i beni strumentali o merce

Bonifico bonus ristrutturazioni

Una delle novità prevista dalla Legge di Bilancio 2020, riguarda l’obbligo di tranciabilità dei pagamenti. Per questo motivo, sarà necessario usare un bonifico bancario o postale parlante, indicando:

  • il codice fiscale o la Partita Iva del beneficiario del pagamento
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • causale del versamento: Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986

Come previsto dall’ecbonus degli scorsi anni, la comunicazione all’ENEA, è stato esteso anche per il bonus ristrutturazioni. La trasmissione è necessaria per diversi interventi edilizi e tecnologici:

  • infissi
  • impianti tecnologici
  • strutture edilizie
  • elettrodomestici se collegati a interventi di recupero edilizio iniziati dal 1° gennaio 2017

Novità decreto rilancio ecobonus e sismabonus al 110%

Dal 1° luglio al 31 dicembre 2021 è valido il bonus del 110% per tutti quei lavori in casa finalizzati all’adeguamento sismico e al risparmio energetico. La detrazione permette di coprire l’intero importo sostenuto per i lavori e di ricevere una percentuale di ritorno (pari al 10%) per il contribuente. In questo caso vediamo l’aumento delle percentuali di detrazioni e il ripristino dello sconto in fattura, oltre alla possibilità di cedere il credito d’imposta alla banca.

L’obiettivo principale è quello di incentivare le famiglie a eseguire i lavori di ristrutturazione a costo zero. Per farlo è possibile seguire due strade:

  • anticipare il costo dei lavori e cedere il credito d’imposta alla banca o ad altri intermediari finanziari così da poter ottenere subito il rimborso della spesa sostenuta
  • cedere il credito d’imposta all’impresa che realizza i lavori che a sua volta potrà usare la somma per compensare il pagamento delle imposte oppure cederlo a sua volta alla banca

Un’altra alternativa è quella di usufruire delle agevolazioni in detrazione fiscale, con la dichiarazione dei redditi per i successivi 5 anni.

Hai in progetto di ristrutturare il tuo bagno e altri ambienti della casa? Consulta il documento ufficiale nel sito delle Agenzie delle Entrate e tieniti pronto alle novità su come richiedere la cessione del credito!

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