Come sappiamo con la legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 28 dicembre 2015) è stata prorogata fino al 31 Dicembre 2016 la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie e dunque anche per chi vuole ristrutturare il bagno, sono rimaste identiche le agevolazioni del 2015. Tale misura fiscale è nata per favorire la ripresa del settore edilizio e l’ammodernamento delle abitazioni, ma la sua proroga di anno in anno dimostra che nei primi anni i risultati attesi di ripresa non sono arrivati. I lavori oggetto dell’intervento edilizio devono essere configurati come manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, recupero del patrimonio edilizio o risanamento conservativo.

Ristrutturazione, manutenzione straordinaria o manutenzione ordinaria?

L’Agenzia delle Entrate è molto chiara: nella guida alle detrazioni per ristrutturazioni edilizie, alla voce “sanitari” considera come detraibili la sostituzione di impianti ed apparecchiature, per cui possono godere di agevolazione solo le sostituzioni che implicano il rifacimento degli impianti idraulici. Se, invece ci si limita alla sostituzione delle piastrelle o alla tinteggiatura delle pareti oppure alla semplice sostituzione della rubinetteria non è previsto alcun beneficio fiscale: sono considerati interventi di manutenzione ordinaria.

Agevolazioni edilizie per il bagno nel 2016
Agevolazioni edilizie per il bagno nel 2016

L’agevolazione solo su edifici residenziali

La detrazione fiscale è valida solo negli interventi su abitazioni o su parti comuni di edifici residenziali (ad esempio bagno comune del condominio o bagno del portinaio. Quindi negozi, laboratori, uffici non ne possono godere.  Se, invece, i lavori programmati sono più ampi e comprendono il rifacimento degli impianti idrico ed elettrico, lo spostamento di tramezze tali da classificarsi come manutenzione straordinaria, allora anche lo spostamento della tramezza comporta il rifacimento delle piastrelle e dunque rientra nell’agevolazione fiscale.

Agevolazioni per rifacimento piastrelle
Agevolazioni per rifacimento piastrelle

Bagni per disabili

L’adeguamento di un bagno normale ad un bagno per disabili prevede che anche gli interventi quali l’eliminazione delle barriere architettoniche e la realizzazione di tutte le opere che siano idonee a favorire la mobilità nell’abitazione delle persone portatrici di handicap gravi  (ai sensi dell’art.3, comma 3 della Legge 104/1992) possano beneficiare della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. Per cui l’installazione di una vasca con sportello, di un piatto doccia filo pavimento, di maniglioni e seggiolini sono tutte spese detraibili.

Agevolazioni su bagni per disabili
Agevolazioni su bagni per disabili

Mobili da bagno e detrazione fiscale

Dapprima il decreto 63/2013 poi la legge 90/2013 hanno introdotto la possibilità di detrarre dall’Irpef anche le spese sostenute per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto della ristrutturazione, chiaramente se già i contribuenti usufruiscono della detrazione per ristrutturazione.

La detrazione prevista è del 50% sino ad un tetto massimo di spesa di 10.000 Euro.

Detrazioni fiscali per il bagno
Detrazioni fiscali per il bagno

Regole per usufruire delle agevolazioni

Le spese per poter godere dell’agevolazione debbono essere sostenute nell’arco del 2016 e debbono essere tutte documentate da regolari fatture. Le stesse debbono essere saldate a mezzo bonifico bancario con l’inserimento del codice fiscale del beneficiario della detrazione stessa, il codice fiscale o la Partita Iva della Ditta che esegue i lavori e la causale deve riportare che trattasi di lavori di ristrutturazione edilizia. Il limite di spesa è di 96.000 Euro.

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