Un tempo non troppo lontano era la vasca a regalare una sensazione di comfort e benessere del bagno: idromassaggio o in stile con i piedini, ad angolo o rettangolare, rappresentava un piccolo spazio dove goderci il meditato relax. Ma oggi, il box doccia Open Space, riassume in una sola parola, l’idea di grande comfort e funzionalità. Uno spazio da utilizzare più volte al giorno anche contemporaneamente in due persone.

Box doccia: il ruolo del designers e stilisti internazionali 

L’utilizzo di materiali quali l’alluminio anodizzato, l’acciaio ed il cristallo per la pareti oppure le pietre naturali e le resine per i piatti doccia, hanno imposto ai produttori la ricerca di forme e linee con le quali i propri prodotti fossero riconoscibili all’utilizzatore finale. Ecco quindi il coinvolgimento di designers di fama nazionali ed internazionali, ognuno intento a regalare una particolarità creativa ma allo stesso tempo funzionale,  che renda il box doccia Open Space un pezzo unico.

Box doccia open space
Box doccia open space

Le ante come quinte architettoniche

Scegliere un box doccia Open Space significa anche adattarsi e configurarsi alle dimensioni del bagno per sfruttare al meglio gli spazi. Le pareti in cristallo, con spessore ottimale da almeno 6 mm., non sono più semplici pareti doccia, ma delle vere e proprie quinte architettoniche che definiscono al meglio i diversi spazi del bagno. Possono isolare l’antibagno, separare i sanitari dai mobili oppure delimitare un’area fitness oppure creare un vero e proprio schermo trasparente a tutt’altezza, sino al soffitto, con un effetto scenico veramente impattante.

Open space con pareti in cristallo
Open space con pareti in cristallo

Montanti e profili

I montanti debbono essere il più possibile essenziali per lasciare trasparire il più possibile la luce. In alluminio anodizzato, cromato o satinato oppure completamente in acciaio debbono dare l’impressione di leggerezza ma allo stesso tempo di solidità. Nel caso di box doccia Open Space con la presenza di ante di grandi dimensioni e quindi pesanti, queste debbono agganciarsi su strutture resistenti capaci di sopportare innumerevoli aperture. Le maniglie, invece, hanno dimensioni importanti e talvolta possono essere utilizzate come portasciugamani.

Cerniere e guarnizioni

Stesso dicasi per le cerniere le quali, cercando di essere invisibili il più possibile, debbono garantire una tenuta solida e nessun cedimento negli anni. Le guarnizioni in materiale siliconico debbono garantire una chiusura perfetta e non lasciar passare una goccia d’acqua. Una citazione a parte dal punto di vista tecnico merita l’utilizzo nel caso di ante particolarmente pesanti perché di grandi dimensioni, il meccanismo di sollevamento e abbassamento che fa in modo che, quando le ante vengono aperte si sollevano di qualche centimetro, quando si richiudono si riabbassano garantendo una tenuta stagna.

Piatto doccia
Piatto doccia

Pavimento piastrellato e piatti doccia

Normalmente un box doccia Open Space può essere abbinato ad un pavimento piastrellato che funga da piatto doccia. In questo caso è chiaro che l’utilizzo di una giusta inclinazione permette all’acqua di defluire con maggiore velocità. Altro abbinamento è costituito dai piatti doccia a filo pavimento solitamente in materiale acrilico sanitario che permettono così non solo un passaggio continuo alla superficie piastrellata, ma si inseriscono anche in maniera esteticamente gradevole nella linearità delle piastrelle. Questi piatti doccia sono solitamente disponibili con trattamento antiscivolo per garantire una maggiore sicurezza.

Citazione finale meritano dei fondi costruiti in materiale poliuretanico molto resistenti, già dotati di scarichi, che possono essere inseriti prima della pavimentazione, ma con un inclinazione molto accentuata: ideali nell’utilizzo di piccoli formati e mosaici.

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